L’avvocato Carlo Malinconico parla di ripartenza dei Beni Culturali nella puntata di “Doppio Binario”
Il comparto dei Beni Culturali è, insieme ad altri, tra quelli che più hanno sofferto le conseguenze della pandemia e delle relative restrizioni. Dopo un lunghissimo periodo di stop, finalmente si può tornare a parlare di ripartenza anche per questo settore. L’avvocato Carlo Malinconico e l’avvocato Domenico Gentile, partner dello Studio Legale Malinconico&Gentile, sono stati invitati nello studio di “Doppio Binario” per fare il punto della situazione.
Uno degli elementi cardine della ripartenza riguarda sicuramente il decreto Semplificazioni, il quale va ad intervenire sia sul codice di appalti, snellendo le procedure, sia per quanto riguarda i beni e le attività culturali. In merito alle misure previste dal decreto, l’avvocato Carlo Malinconico ritiene che sicuramente “qualcosa di buono” sia stato fatto, ma che probabilmente in un Paese “malato di burocrazia” bisognerebbe fare di più per sveltire e accelerare le procedure. L’avvocato crede infatti che tutta la “serie di stratificazione di norme” faccia da “barriera alla libera estrinsecazione della creatività”. Seppure il decreto Semplificazioni rappresenti un passo verso la giusta direzione, non è sufficiente. Bisognerebbe rimettere in moto la “macchina produttiva evitando di penalizzare oltremodo certe ripartenze, soprattutto evitando la burocrazia e quindi evitando forme di stratificazione normativa”, la quale comporta un rallentamento delle misure disposte. Inoltre, sarebbe necessario “immaginare forme più rapide di intervento” e puntare su soluzioni come la collaborazione tra pubblico e privato. “Il partenariato pubblico-privato – per Carlo Malinconico – può fungere da moltiplicatore delle risorse pubbliche che vengono messe nel sistema”, dando al privato la possibilità di cogliere “le occasioni di sviluppo dell’economia”.
In ambito museale, tale tipo di partenariato può avvenire attraverso le concessioni: tramite queste, infatti, il privato può gestire l’attività in modo sinergico con il pubblico, assumendosi un rischio di impresa, ovvero il rischio della gestione. In tal modo, l’interesse pubblico viene soddisfatto dalla valorizzazione dei beni culturali mediante l’ausilio del privato, il quale a sua volta riesce a realizzare i propri interessi, portando a quella che l’avvocato chiama “una situazione win-win” e, infine, ad “un’espansione dal punto di vista economico”.
Carlo Malinconico conclude poi ricordando che questo tipo di “modulo può essere molto interessante non solo nella realizzazione e gestione delle opere pubbliche, ma anche nei servizi”.
Per visualizzare il video dell’intervento:
https://www.lefonti.tv/beni-culturali-via-alla-ripartenza/